Conto cointestato: come funzionano i controlli del fisco

controlli del fisco nell’ultimo periodo sono diventati più frequenti e più stringenti, principalmente con l’obiettivo di limitare l’evasione fiscale e controllare possibili attività illecite. Il fisco può avere accesso ad una mole di informazioni maggiore rispetto al passato, anche grazie alle nuove strumentazioni informatiche che permettono il tracciamento di un vasto numero di dati dei contribuenti.

Tuttavia un’attenzione particolare del fisco è quella posta sui conti correnti: è possibile infatti per determinate situazioni di rischio che gli enti preposti ai controlli fiscali abbiano accesso ai singoli conti correnti dei cittadini, con l’obiettivo principale di verificare la corrispondenza tra quanto dichiarato, per esempio tramite dichiarazione dei redditi, e quanto effettivamente depositato.

Una attenzione particolare è quella verso i conti correnti cointestati: anche in questo caso i conti possono essere controllati. Le responsabilità in questo caso sono da attribuire ad entrambi i cointestatari del conto. Tuttavia secondo una recente decisione della Corte di Cassazione, uno dei due intestatari può essere sanzionato e l’altro no, nel momento in cui preleva dal conto corrente soldi depositati dall’altro titolare, e non li dichiara. La decisione è piuttosto rivoluzionaria, e introduce nuovi quesiti.

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